150 Up

Una delle cose che amo di più delle Anime Nascoste è il loro spirito libero, che spesso si lega a una saggia componente di nonsense e casualità. Chiedo sempre ragione del nome che danno ai loro spazi e sono felice quando la risposta è “non ha senso, è un nome a caso”. Bellissimo. È successo con la copisteria di Adriano Pasquali, da lui chiamata Piscina Comunale perché in zona ci sono troppe copisterie e lui voleva distinguersi, ed è risuccesso con 150 UP, lo studio di design di sei amici e soci che hanno scelto di chiamarsi con un numero e una parola inglese che contiene in sé tanti significati, ma nessuno in particolare. Ed è proprio l’inglese a venirci incontro per capire che cos’è 150 UP, con le quattro parole chiave con cui i fondatori hanno scelto di identificarsi: Design, Learn, Eat, Shop. Infatti siamo in uno studio di design giovane e innovativo, che ha scelto di aprire le porte al pubblico nella nuova sede di via Medardo Rosso (all’Isola) con un bar che affaccia sulla strada, un punto vendita di prodotti e riviste, uno spazio adibito a laboratori, workshop e corsi. Non è un posto grande, ma si capisce subito che circolano molte idee, grazie alla creatività strabordante di Davide, Silvia, Benedetta e Alessandro, amici e colleghi fin dai tempi degli studi allo Ied, e dei nuovi entrati Niccolò e Riccardo, sviluppatori informatici. Dopo la laurea, per quattro anni si sono separati, ognuno a rincorrere esperienze diverse in studi di design prevalentemente stranieri. Si sono poi ritrovati a Milano con il sogno di mettersi in proprio e condividere uno spazio. 150 UP nasce nel 2013 come marchio con sede in un coworking in zona Repubblica, e solo dal novembre 2015 ha trovato casa all’Isola, dove il progetto sta crescendo a vista d’occhio, moltiplicando le opportunità e arrivando a una clientela più ampia e visibile. 150 UP nasce dove prima c’era una pelletteria cinese, invertendo una tendenza tipica di molte zone di Milano, in cui sono i cinesi a rilevare precedenti gestioni italiane. I designer hanno completamente ridisegnato il locale a loro immagine e somiglianza, con uno stile sobrio ed elegante che contraddistingue anche il loro lavoro grafico. Incontro Davide subito dopo il suo ritorno da un viaggio in Cina, felice di dirmi che quando vai dall’altra parte del mondo e fai parte del giro del Design il ritornello che ti senti ripetere più spesso è che “tutti vorrebbero essere italiani”. Un onore che solo noi che lo siamo non sappiamo riconoscere. L’attività del bar è affidata in gestione a due giovani, Alessio e Davide (un altro Davide!), ma ovviamente tutto avviene in stretta sinergia con lo studio. L’obiettivo che i ragazzi si pongono è quello di realizzare sempre più prodotti in autonomia, non al servizio di altri marchi, ma liberi di sperimentare, brevettare e mettere in vendita le loro personali creazioni. Ce ne sono due che mi hanno particolarmente colpito: la prima si chiama Piega, ed è un portafoglio fatto in tyvek, un tipo di carta molto resistente, che non si strappa. È un perfetto origami inventato da Davide – si parte da un quadrato ricavato da un foglio A4 e piega dopo piega si arriva al prodotto senza nessun taglio né aggiustamento posticcio. Potete trovare il tutorial sul sito e divertirvi a scoprire come le idee geniali abbiano sempre una matrice molto semplice. Il design del portafoglio è personalizzabile, ce ne sono al momento sette varianti, ma presto potranno essercene altre. L’altra bella idea che vi segnalo è la collezione di cartoline di Milano, dalla A alla Z con fotografie originalissime di Federico Ciamei, ognuna accompagnata da una poesia di Ilaria Russo, con l’editing di Sara Guerrini.

150 UP
Via Medardo Rosso, 16
Tel. 02 89452576
150up.com

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