Studio medico Boscovich

In tre anni di ricerca delle Anime Nascoste ero convinto di non potermi ormai più stupire con nuove espressioni della creatività dei milanesi. E invece la città ha saputo ancora una volta colpirmi in positivo. Dopo negozi, ostelli, bed and breakfast, garage e appartamenti, ecco che anche uno studio medico ha scelto le mostre di opere d’arte per dare un valore aggiunto al proprio spazio! Siamo in via Settembrini (il nome viene dalla sede precedente, che era appunto nella vicina via Boscovich), dalle parti dei Bastioni di Porta Venezia. Entrando dal portone tutto fa pensare a un tradizionale studio con sala d’aspetto asettica, riviste di intrattenimento sui tavolini, educato silenzio tra pazienti in attesa della visita e poi il classico corridoio con sale mediche a destra e a sinistra. Una volta varcata la soglia, però, ci si accorge subito della differenza. A tutte le coloratissime pareti sono appese fotografie, disegni, quadri, opere d’arte con tanto di manifesto del titolo della mostra e catalogo in esposizione. La sala d’aspetto assomiglia a un a sala da tè con i tavolini in giro per lo spazio con le sedie intorno. Sul fondo c’è perfino una postazione internet con il sito dello studio in bella evidenza, con – inutile dirlo – un’opera d’arte in home page. Tutto comincia nel 2012 con la nascita dell’Associazione Boscovich Arte e Salute, fondata dai medici dello studio – Giorgio Gottardi e Antonio Spreafico presenti dal 1982 e Laura Spinaci - per creare progetti in grado di collegare e sostenere cultura e terapia in ambito sociale. I tre medici fondatori sono ginecologi che hanno aggregato altri colleghi fino ad arrivare allo studio associato che oggi conta oltre quaranta specialisti. A gestire la parte artistica hanno chiamato Caterina Corni, giovane laureata in Lettere e Filosofia con indirizzo artistico e tesi in Indologia, frutto di una passione folgorante nata all’epoca del primo viaggio in terra indiana nel 2004. Obiettivo della sua ricerca è la diffusione in Italia dell’arte indiana contemporanea e, viceversa, dell’arte italiana in India, ma collabora anche con altre prestigiose istituzioni europee come il Centre Pompidou di Parigi o il Museo delle Culture di Lugano. Il primo progetto di sinergia tra arte, salute e società risale allo scorso anno, con la mostra “Tutti pazzi per l’arte” con opere di pazienti psichiatrici. Grande successo di pubblico sia per l’apprezzamento sia per l’alto numero di opere vendute. Quest’anno ha inaugurato a maggio la nuova esposizione dal titolo “Sprigioniamo l’arte” che, con la consueta ironia che si può riscontrare nel progetto, raccoglie opere di creatività al femminile realizzate dalle donne del carcere di San Vittore nell’ambito di laboratori a vario tema – cucito, ricamo, pittura, maglia, tessitura. Caterina ha frequentato il carcere per diversi mesi, entrando in contatto con le detenute e instaurando con pazienza e costanza un rapporto umano con ciascuna di loro. Insieme a lei un fotografo ha documentato i laboratori con una straordinaria serie di scatti delle mani delle donne (è vietato immortalarne i volti) che ne colgono l’anima più intima. Tutte le foto e le opere esposte sono in vendita e resteranno visitabili fino a maggio 2017, accompagnate periodicamente da conferenze tenute da Caterina in sala d’aspetto su temi affini alla mostra, come l’incontro sulle “Signore dell’arte dal Quattrocento ai giorni nostri” in cui l’esempio fulgido di Artemisia Gentileschi crea un parallelo con le detenute di oggi, regalando speranza nella funzione terapeutica e rieducativa dell’arte. Un meraviglioso esempio di civiltà e bellezza che ha raggiunto l’apice il giorno dell’inaugurazione, quando si sono incontrati nello studio medico i pazienti, gli appassionati e perfino sei detenute autrici di alcune opere esposte, cui è stato concesso di essere presenti.

STUDIO MEDICO BOSCOVICH
Via Settembrini, 7
Tel. 02 6693281
www.studiomedicoboscovich.com

 

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