Ines Cafiero è attiva da quasi trent’anni nel campo della formazione aziendale, fin da quando nel 1988 ha fondato lo studio che porta il suo nome. Da allora ha cercato di portare le discipline artistiche e culturali all’interno delle problematiche che di volta in volta le veniva chiesto di agevolare nelle relazioni fra dipendenti delle aziende che si rivolgevano a lei. All’insegna della sperimentazione continua, lo Studio Cafiero ha inserito all’interno della società un gruppo di ricerca composto da esperti che si sono distinti in ambito accademico e professionale, grazie ai quali è nata la rivista Femì, diretta dal Professor Giancarlo Trentini. L’attenzione alla persona nella creazione della sua carriera professionale non può prescindere dalla sua crescita umana, fatta di suggestioni culturali continue. In questi anni Ines ha utilizzato per la formazione, a seconda delle occasioni, il teatro, la musica, la poesia, la pittura, le danze popolari e perfino le percussioni africane, creando sinergie inaspettate e risvegliando nei partecipanti nuovi interessi e passioni sopite. Dice Ines: “Vogliamo assicurare una formazione finalizzata a costruire un clima di lavoro favorevole, orientato alla soluzione dei conflitti e alle relazioni positive tra le persone, dove ciascuno possa mettere in gioco e rafforzare le sue competenze, e rendere concreto il suo contributo all’attività organizzativa e quindi di business”. Il passo in più che vuole tentare adesso è quello di aprire il suo studio a chiunque voglia farle visita, con la speranza di riuscire a contagiare di bellezza la vita quotidiana. Ha inaugurato ieri una mostra personale di Lorenzo Guida, in arte Lorgui’z, fumettista, scenografo, decoratore di vetrine, artigiano e allestitore di bar e locali, pubblicitario per marchi molto importanti. Insomma, un artista eclettico e un professionista di successo che ha saputo coniugare creatività e competenza, cultura e business, proprio come nelle intenzioni di Ines dovrebbe accadere a tutti. Soprattutto in Italia, in cui troppo spesso, con snobismo o masochismo – scegliete voi – si tende a separare la cultura dal profitto, come se chi persegue l’una non possa sporcarsi con l’altra, e viceversa. A rimarcare questa volontà programmatica dello Studio Cafiero, Ines e i suoi collaboratori hanno presentato ieri all’inaugurazione un vero e proprio Manifesto, che punta a creare un’occasione di incontro per recuperare “l’eleganza”, ritenuta valore fondamentale per il nostro Paese. Fondamentale per “ridare forma a quel movimento dell’anima che porta alla danza, all’armonia musicale, al canto, alla trasformazione dei materiali, all’espressione pittorica”, che servono poi “a godersi la vita”. Quello che Ines ha sempre perseguito nella sua attività e che spera di trasmettere aprendo le porte del suo studio è l’impegno a trasformare la formazione in atto artistico, con passione e piacere, con l’obiettivo ultimo di portare la metafora artistica nel nostro vivere quotidiano. Per stare meglio. Lei stessa viene da una famiglia di artisti, capitanata dal nonno Giuseppe Capaldo, paroliere e musicista della tradizione napoletana. Ines ha cominciato a dipingere quando era piccolissima, vincendo un premio nazionale di disegno quando era in seconda elementare. Quella gioia l’ha segnata per tutta la vita, indicandole il binario da seguire con tenacia e convinzione. Sebbene non abbia intrapreso una carriera direttamente artistica, ha infatti scelto di circondarsi di artisti e di utilizzare gli strumenti dell’arte e della cultura. Oggi auspica di diventare lei stessa una creatrice di Anime Nascoste, capace di ispirare e indirizzare l’attività culturale all’interno delle carriere professionali più disparate. C’è sempre posto per l’arte, a dare colore a qualunque attività.
STUDIO CAFIERO
Via E. Filiberto, 2
Tel. 02 34537143