Sono più di dieci anni che nel quartiere a nord di Loreto, tra viale Monza, via Padova e le mille piccole traverse che si intrecciano tra i ponti della ferrovia e le fermate della metro rossa, si sente un particolare fermento e una voglia di riscossa sociale e culturale. Gli ultimi anni sono stati decisivi per il risveglio, anche grazie all’iniziativa di alcuni ragazzi, che sul modello del newyorchese Soho, hanno creato il NoLo Social District. I progetti di riqualificazione della vita sociale e delle relazioni umane nella metropoli 2.0 sono tantissimi e non faticano a trovare consenso nei residenti, anche se il vero successo è riuscire a darsi continuità e a non essere solo una moda passeggera, una meteora che brilla per un giorno e poi scompare lasciando di nuovo buia la notte. A dare un segnale di stabilità forte è la nascita di uno spazio polifunzionale proprio nel cuore di viale Monza, voluto fortemente da due donne, l’italocinese Jessica Zhu e la giornalista e scrittrice Francesca del Rosso, purtroppo prematuramente scomparsa dopo una lunga malattia subito dopo avere visto il suo sogno realizzato. A lei è dedicato tutto l’angolo letterario di questo caffè – negozio dalla vocazione eclettica. Francesca amava i libri e voleva curare lo scaffale ad essi dedicati con scelte che spaziassero dalla narrativa contemporanea all’arte, con una particolare attenzione – che si mantiene – per i titoli degli scrittori residenti in zona. A dispetto di quanto ci si potrebbe aspettare, questo quartiere è pieno di artisti e scrittori, dalla più famosa Sveva Casati Modignani ad altri giovani meno noti ma ugualmente entusiasti, alcuni già nuove leve di case editrici importanti, come Sara Root, che ha presentato venerdì scorso il suo Incipt, volendo fortemente che la prima uscita pubblica del suo nuovo romanzo avvenisse sotto casa. Jessica è molto felice dei primi mesi di gestione di Nolo 43, inaugurato a marzo 2017 e già molto frequentato soprattutto da una clientela femminile che ama venire qui a bere il primo caffè della giornata, facendo un giro fra le proposte di design del negozio e chiacchierando con le amiche. Gli aspetti da gestire sono tantissimi, mi racconta Jessica, ma la soddisfazione è tanta per lei che è arrivata in Italia dalla natia Cina quando aveva dieci anni e ha passato l’adolescenza a Bergamo. Prima di aprire Nolo 43 aveva in gestione una boutique di abbigliamento firmato, che andava molto bene, ma che ha purtroppo dovuto chiudere a causa dei troppi furti notturni che ha subito, ben nove in due anni. Una cifra disarmante che racconta di una Milano che ha ancora molto da fare per riqualificare le sue periferie, nemmeno troppo lontano dal centro, visto che corso Buenos Aires comincia pochi minuti a piedi da qui. “La vera rinascita di Milano – azzarda Jessica con piena convinzione – avverrà quando ogni vetrina oggi sfitta diventerà un nuovo negozio la cui luce rimarrà accesa fino a tardi”. Basta così poco a capire che la sicurezza di una via non la fa la presenza dei residenti, ma quella dei negozianti aperti e attivi. Eppure siamo ancora molto lontani dalla scelta politica, sociale e culturale di essere una metropoli che sposa questa linea. A gestire il bar di Nolo 43 è Stefania Panzetti, le mostre e il sito sono curati da Roberta Spadoni, di vini e vendita nel negozio si occupa Valeria Bugni. Tutto lo spazio si destreggia tra libreria, bar e negozio con complementi d’arredo, lampade di design, borse, bigiotteria e quadri per una clientela di livello medio – alto attenta a valorizzare l’artigianalità dei prodotti.
NOLO 43
Viale Monza, 43
Tel. 02 39665865
www.spazionolo43.com