Per dare un’anima al suo sogno, Roberto ha scelto la bachelite, un materiale che conosciamo tutti, probabilmente, senza saperlo. Si tratta infatti di quella specie di plastica che è venuta prima della plastica, il materiale di cui erano fatti tutti gli oggetti dal primo dopoguerra fino al boom economico. Troneggia sul bancone del locale un telefono rosso con la cornetta e il cerchio dei numeri, grande esempio di design in bachelite, che ancora adesso, dopo tanti anni, resiste. È l’emblema che Roberto ha scelto per augurare un bel futuro al suo locale, in via Vertoiba 3, a Porta Vittoria, un locale che possa durare nel tempo come gli oggetti in bachelite, figli di un’epoca in cui si pensava a lungo termine, e non tutto “usa e getta” come oggi. Bachelite si chiama “Clab” con la “a” al posto della “u”, per giocare con il concetto di “lab”, incubatore di idee, laboratorio delle arti, luogo di sperimentazione per giovani gruppi in cerca di visibilità e identità espressiva. Roberto di mestiere fa il consulente del lavoro, ma è anche pittore e ha tanti amici musicisti. Così, nel 2012 ha cominciato a cercare una sede per aprire uno spazio culturale dove dare sfogo alle sue passioni. All’inizio l’idea era quella di un circolo culturale o un’associazione, ma poi la scelta è caduta sul modello bar, in cui si può stare tutta la giornata, dal pranzo fino a tarda sera. Vincente è stata soprattutto la scelta del posto, lontano da palazzi in cui i residenti potessero essere una spina nel fianco, come spesso accade a molti locali a Milano. Il proprietario dei muri abita vicino ed è stato fin da subito molto favorevole all’idea portata da Roberto, che ha scelto di prendere in gestione quella che un tempo era un’officina per le auto, prima di diventare un centro estetico. Tre mesi di lavori lo hanno restituito al suo aspetto originale, per poi trasformarlo in Bachelite Clab, con cucina, bancone, tavoli, sedie, e la caratteristica bottigliera che sembra un impianto idraulico un po’ vintage. Roberto è molto orgoglioso della sua creatura, che ha inaugurato il 17 maggio del 2013. In poco più di tre anni si è già saputo costruire una clientela affezionata, che viene qui apposta per quel tipo di serata, in cui ti sembra di stare fra amici anche se non conosci nessuno, in cui puoi venire anche da solo e sarai subito in compagnia, in cui ascolti bella musica che probabilmente non conoscevi e mangi o bevi con qualità. Si è perfino creato il gruppo di affezionatissimi “Bachelite Clan”, una chat di amici che si contattano per darsi appuntamento qui. La vera anima del locale è la musica, con le domeniche dedicate a “Jazz e devianze”, in cui si alternano una volta al mese bossa nova, manouche, latin e blues, dando spazio a gruppi emergenti che in genere si esibiscono sul soppalco, più in alto di tutti, visibili ma non invadenti, riempiendo di bella musica il locale. Direttori artistici della jam session di jazz sono Emanuele Serra e Sergio Crucitti, che hanno frequentato il Bachelite fin dall’inizio e si sono meritati un ruolo importante per la loro voglia di condividere un progetto innovativo e importante per Milano: riportare la musica di qualità e la voglia di sperimentare fuori dai templi del jazz e del blues, per trovare un contatto con il pubblico e creare nuovi appassionati. Il sabato sera è dedicato ai collezionisti del vinile, grazie alla collaborazione di Bianca Malusardi e della sua associazione “Mandala Funk”. In settimana il locale si trasforma in una milonga per corsi di tango. Una citazione di merito per i collaboratori, cui Roberto tiene molto, perché sono un aiuto fondamentale e, soprattutto, dei bei rapporti umani: in cucina lo chef Fabio, al bancone Daria e Bianca. Per le mostre che colorano di arte le pareti la nuova stagione sarà diretta dall’artista bielorussa Olga Blacker.
BACHELITE CLAB
Via Vertoiba, 3
Tel. 02 45485399